mercoledì 17 dicembre 2008

IL PD, I FURBETTI E I CORROTTI

Non poteva mancare su questo blog comunista una riflessione sulle vicende che vedono protagonista il PD, o meglio la Magistratura che in più parti d'Italia sta mettendo sotto torchio il partito di Walter l'americano e i suoi soci. Per molto tempo ho resistito alla tentazione di farlo, infastidito al solo nominarli, sentirli sparare cazzate sui media e per non rovinarmi la digestione.
Ma tanto grandi sono gli eventi che non si poteva non considerarli, che fanno ormai dire con certezza che il PD ha assunto i comportamenti che furono del Pentapartito degli anni Ottanta, con la differenza, non di poco conto, che non esiste più un grande partito che poteva permettersi il lusso di porre la "questione morale" come grande questione sociale e politica nazionale, essendo il Partito Comunista Italiano allora largamente composto di persone oneste (certo in un partito così grande, con il sostegno di un italiano su tre, qualche mela marcia ci sarà pur stata), che facevano della propria diversità un vanto, un segno distintivo nei bui anni della "Milano da bere" di craxiana memoria. Ma cosa è successo agli eredi di quella formazione politica? Semplicemente che avendo abbandonato gli ideali, volendo sempre più assomigliare agli altri, alla fine ci sono riusciti: rinnegandosi del tutto, di abiura in abiura (tentando anche di riabilitare Craxi stesso, o , peggio ancora, le motivazioni di chi scelse la Repubblica fascista di Salò - ma questo è un altro livello) hanno finito per essere del tutto uguali agli altri, che erano i corrotti della Prima Repubblica.
L'elenco delle inchieste, degli scandali, è imbarazzante: già all'epoca di Bancopoli, nella vicenda dei "furbetti del quartierino", il coinvolgimento di D'Alema e Latorre in primis avrebbe suggerito una seria riflessione, finchè poi si è finita quasi per dimenticare questa vicenda, E allora eccoci nell'autunno 2008 con una serie impressionante di inchieste che toccano gli enti locali, con indagati dirigenti regionali e nazionali: senza fare l'elenco, che è davvero senza fine, quello che emerge è l'intreccio perverso tra politica e affari, di favori e corruzione, che può solo produrre rabbia. E in effetti in Abruzzo i risultati si vedono: perdono il14% dei voti in pochi mesi, praticamente stanno sul 19%, e pensate cosa poteva succedere se si fosse saputo del sindaco di Pescara e delle vicende di Napoli di queste ore. E' una vergogna che fa incazzare, che consente a Berlusconi (che dovrebbe solo tacere in materia di processi, visto l'impegno del PDL a cambiare le leggi in base alle esigenze dei suoi processi, uno schifo di dimensioni mondiali - e basta pensare alla Sicilia e a Catania sull'orlo del fallimento per far capire di che pasta sono fatti i "destri) di sfruttare questa occasione per portare a termini i suoi disegni eversivi e piduisti e sottomettere la Magistratura al potere politico (con i poveri in galera, i grandi delinquenti, narcotrafficanti e mafiosi magari nei ministeri). Se anche il PD si accodasse alle esigenze di riforma (prepariamoci a difendere la Costituzione, che al piduista va sempre più stretta) del Cavaliere, il quadro sarebbe chiaro nella gravità assoluta: un paese in crisi recessiva, senza speranza, con la fuga dei migliori all'estero, un paese per scorribande di criminali di alto livello, con pezzi di territorio dominato dalle varie mafie colluse con la politica. Un paese condannato e pericoloso (soprattutto per chi lavora, visto che ne muore uno ogni 7 ore), dove si vive sempre peggio, con precariato, stipendi e salari ridotti al minimo , pensioni da Terzo Mondo (per chi comunque è fortunato che ne ha una) e raccomandazioni con ricatti a tutti i livelli. Insomma una tragedia: chi ha votato in buona fede questi signori, credendo ingenuamente che fossero un'alternativa a Berlusconi, si ribelli e mandi al diavolo questi cialtroni: una parte della nostra società è in fermento, i ragazzi dell'Onda e i lavoratori in sciopero lo hanno dimostrato. Ripartiamo dai lavoratori, dai disoccupati e dai precari, che se ne vadano al diavolo questi servi benestanti e grassi del potere. IMPEDIAMO A QUESTA GENTE DI METTERE MANO ALLA COSTITUZIONE NATA DALLA RESISTENZA!!!

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