mercoledì 28 gennaio 2009

Il golpe è una scienza esatta!!!

Quello che sta accadendo in questi mesi, conferma ormai che la democrazia in Italia è definitivamente al capolinea. Da qualsiasi punto di vista si analizza la situazione del Paese, qualsiasi indicatore si voglia utilizzare, il risultato conferma il tentativo di chiudere con il passato, inteso come assetto costituzionale che nel bene e nel male ha garantito, dopo la Resistenza e il sangue versato dai partigiani, un lungo periodo nel quale opinioni diverse si sono potute comunque confrontare, corpi intermedi e associazioni organizzare, partiti diventare organismi di massa. Ora, tutto questo, frutto di terribili lotte sia nel periodo fascista che nel dopoguerra sta definitivamente per essere consegnato alla memoria storica (ammesso che, nel periodo orwelliano che viviamo ne rimarrà una). Ma cosa sta accadendo in particolare? Da trenta anni circa, dopo l'assassinio di Moro, è un susseguirsi di eventi che hanno svuotato sempre di più la partecipazione democratica nel Paese, coincidendo con la crisi del Partito Comunista e il suo superamento, con la involuzione dei partiti stessi da partiti di massa a partiti pigliatutto, con la realizzazione di un piano criminale scoperto ormai nel lontano 1981, il Piano della Loggia massonica eversiva P2, che aveva inquinato lo Stato e infiltrato i suoi uomini nelle stanze del potere. La loggia venne sciolta per legge, i suoi uomini, presenti in Parlamento, nell'imprenditoria, nell'esercito e nelle forze dell'ordine, nella Magistratura e nell'editoria, in una parola in tutti i gangli vitali, rimasero al loro posto, anzi, uno per tutti, Silvio Berlusconi, (tessera n. 1816) è addirittura diventato Presidente del Consiglio. Ma quale era il programma di questi golpisti in doppiopetto e perchè mai proprio oggi il loro "Venerabile Maestro" Licio Gelli appare tanto in TV e fa tante allusioni al suo vecchio programma? Come mai da tempo elogia l'attuale Presidente del Consiglio che considera come suo erede? Semplicemente, perchè ne sta realizzndo il piano. Analizziamo alcuni punti del "Piano di Rinascita democratica", come venne scritto allora e vediamo se alcune situazioni risultano legate all'attualità: il progetto presentava delle chicche, tra cui quella di "chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro" (e qui il piano è stato compiuto alla perfezione!!). Ma andiamo oltre:
il Piano prevedeva la nascita di due partiti "uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)". Questo assetto istituzionale è stato perseguito da un piduista, appunto Silvio Berlusconi, e dai suoi complici del Partito Democratico (ormai, nonostante il disprezzo con il quale Gelli li considera, sono del tutto funzionali al disegno). Del resto, Walter Veltroni ha partecipato, come sostiene Wikipedia, al famigerato Gruppo Bilderberg, una sorta di conferenza annuale di potenti e di banchieri che non pubblica mai il resoconto delle proprie discussioni (nella pagina del sito Wikipedia sono presenti anche altri nomi eccellenti, tra i quali quello di Tremonti), ma che ha una impostazione fortemente atlantista e filoamericana , come la stessa Loggia P2.
E come non vedere nello stesso PdL di centrodestra il partito formato da club "di natura rotariana", nel quale "siano rappresentati ai migliori livelli operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati nonchè pochissimi e selezionati uomini politici".
Ma il Piano prevedeva anche il controllo dei media: dopo l'occupazione dei giornali (all'epoca non solo parecchi giornalisti facevano parte della Loggia, ma ci fu una vera e propria conquista del Corriere della Sera, con il piduista Franco Di Bella che ne divenne direttore), la parte più inquietante è il passaggio sull'emittenza televisiva: si prevedeva la liberalizzazione delle emittenti (all'epoca permesse solo a livello regionale) allo scopo di controllarle, e in questo modo influenzare l'opinione pubblica. E cosa è successo? Che il piduista Berlusconi è diventato padrone incontrastato della TV commerciale (aiutato in questo dalle magistrali operazioni di Bettino Craxi e garantito dalla famosa Legge Mammì sul sistema radiotelevisivo) e, grazie al peso politico che ha acquistato nel Paese, influenza in maniera incontrastata la TV pubblica (per non parlare del resto dell'editoria).
Ma manca ancora un pezzo importante per terminare: si sà, il "golpe è una scienza esatta", non va mai lasciata al caso. La Magistratura infatti sconterebbe la divisione tra ruolo del Pubblico Ministero e del Magistrato con annessa responsabilità del CSM nei confronti del Parlamento. Tema nell'agenda politica dalla fine della Prima Repubblica e tuttora attuale. Si osserva che introdurre la responsabilità del CSM nei confronti del parlamento sarebbe tecnicamente una subordinazione del potere giudiziario al potere legislativo, venendo meno la liberale separazione dei poteri. In effetti, il Guardasigilli Alfano invoca in queste ore una grande riforma costituzionale della Giustizia, sia per quanto riguarda le intercettazioni (addio indagini su parecchi reati, tra cui lo stupro) sia per l'assetto del Terzo Potere dello Stato. Insomma la grande riforma, per la quale il PD già manifesta sconcertante disponibilità, verrà direttamente adattata e attualizzata partendo dal programma di Gelli. Il Piano inoltre, presenta un progetto di riforma del Parlamento e del Governo per disegnare una repubblica autoritaria, maggioritaria, con soglie si sbarramento e penalizzazione delle forze politiche minori: insomma, la polpetta avvelenata che Veltroni ci vuole propinare per le europee, tanto per sterminare i partiti minori e per contribuire alla realizzazione del piano del suo "Maestro". Riforma elettorale che tenterà di bloccare l'emorragia di consensi del PD, riforme della Giustizia che permetteranno di bloccare le indagini e i processi che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio e i suoi sodali democratici (si vedano le imbarazzanti situazioni della Campania, di Firenze, di Genova, dell'Abruzzo - mi scusino i lettori se ne dimentico qualcuna, tanti sono ormai gli episodi di commistione tra politica e affari che coinvolgono amministratori del PD). Tutto questo, oltre che a rappresentare un indecente "mercato delle vacche" a scapito della democrazia, è il coronamento di un progetto di un fascista mai pentito, arnese della reazione, pericolo per democrazia: non so a quale grado di rincoglionimento siano arrivati i militonti e gli elettori piddini, ma spero che un barlume di intelligenza, un risveglio della propria difettosa memoria, porti questa gente a rifiutare il funerale della Repubblica antifascista nata dalla Resistenza. Noi comunisti, pur con tutti i limiti che abbiamo, ci proveremo!!!

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